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La sete ci spinge a bere, ma alle volte provvediamo solo quando la perdita di acqua ha già provocato i primi effetti. Ne abbiamo parlato con l’esperto del CNR

Beviamo abbastanza? Siete attenti alla disidratazione? Idratarsi adeguatamente è importante sempre, ma in estate è bene fare ancora più attenzione ad assumere una corretta quantità di acqua: basti pensare che, se normalmente, con il sudore, perdiamo da mezzo litro a un litro di acqua al giorno, un aumento della temperatura corporea di 2°C aumenta l’evaporazione del 50%, e l’innalzamento della temperatura esterna da 24°C a 31°C raddoppia la perdita di acqua.

La sete ci spinge a bere, ma alle volte provvediamo solo quando la perdita di acqua ha già provocato i primi effetti e la disidratazione severa è dietro l’angolo.

Nei bambini lo stimolo della sete è meno sviluppato rispetto agli adulti e, anche quando viene avvertito, non sempre porta all’assunzione della giusta quantità di acqua. Una recente ricerca dell’Istituto Superiore della Sanità suggerisce che anche gli anziani, in oltre il 40% dei casi, non raggiungono una adeguata quantità di acqua, con il rischio che di un impatto negativo sulla performance fisica e cognitiva.
Ma come facciamo ad accorgerci se beviamo abbastanza? Lo abbiamo chiesto a Roberto Volpe, medico ricercatore dell’Unità prevenzione e protezione del CNR di Roma.

I 6 segnali che indicano che non beviamo abbastanza

1. La lingua secca

«Questa è la condizione più semplice da verificare», ci spiega. «La lingua deve sempre essere umida. Quando è secca e solcata – e basta guardarla per accorgersene – significa che occorre bere di più. In estate a maggior ragione, con l’esposizione alle alte temperature e la mancanza di ventilazione, si rischia la disidratazione e, con essa, un importante calo della pressione arteriosa fino al collasso cardiocircolatorio e al grave e pericoloso colpo di calore dovuto all’innalzamento eccessivo della temperatura corporea, e che si previene proprio anche idratandosi adeguatamente, perché l’acqua aiuta a regolare la temperatura corporea».

2. La pelle ruvida

Una pelle idratata è elastica e luminosa. Al contrario, la pelle di una persona che non beve abbastanza è più ruvida e secca.

3. L’ipotensione

Bere poca acqua, soprattutto in un periodo dell’anno in cui si perde regolarmente un consistente volume di liquidi, rischia di ridurre il volume di sangue e, quindi, di causare abbassamenti di pressione fino al già ricordato collasso cardiocircolatorio.

4. Poca urina

Una persona adeguatamente idratata dovrebbe urinare circa ogni tre ore, ma chi non beve abbastanza produce meno urine. E, dal momento che sono più concentrate, il loro colore è anche più scuro, ambrato. «Attenzione, perché in questi casi si rischiano anche infezioni urinarie», avverte il medico.

5. Stitichezza

Per evitare la stipsi, le feci devono essere idratate, e anche in questo caso è necessario bere abbastanza. Assumere più liquidi (e, anche, svolgere un po’ di sana attività fisica) facilita tutto il processo digestivo.

6. Mal di testa, stanchezza, irritabilità

La disidratazione si riflette anche sulla circolazione e sull’attività cerebrale. Non bere a sufficienza può provocare un aumento della stanchezza e della fatica fisica e mentale, a cui si può subito porre rimedio con un bel bicchiere di acqua. Questo può essere un tipico segno di disidratazione anche nei bambini.

Rimedi contro la disidratazione
La disidratazione va subito reintegrata (e prevenuta) bevendo innanzitutto acqua. Tuttavia, considerando che il sudore è costituito anche da una certa quota di sali minerali (soprattutto sodio, cloro e potassio), elementi essenziali per il buon funzionamento del cuore e dei muscoli in generale (i crampi muscolari sono spesso dovuti proprio alla perdita di sali con il sudore), l’acqua può non essere sufficiente. Quindi dobbiamo privilegiare le acque con un buon contenuto in sali minerali o bibite arricchite in sali minerali. Inoltre, è utile idratarsi con succhi di frutta, tè, latte, yogurt da bere.

Letto su La cucina italiana