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Le scelte alimentari influenzano le nostre facoltà cerebrali. Cosa scegliere per favorire la concentrazione? Lo abbiamo chiesto all’esperto.

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Sonno e non solo

Per ottimizzare i tempi di concentrazione durante la giornata non basta soltanto aver dormito a sufficienza e bene. Il contenuto dei nostri piatti può aiutarci, così come può influenzarci in modo negativo. La dieta è basilare per stimolare le facoltà cerebrali dalla mattina alla sera.

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Rispettare un programma alimentare

Prima di entrare nel dettaglio dei menù, Emanuele Menozzi, nutrizionista di MioDottore, ricorda l’importanza di mangiare secondo “ordine biologico cronologico”. Scegliamo gli alimenti in base alle nostre esigenze che cambiano durante la giornata. Al mattino, il cervello ha bisogno sia di proteine che carboidrati. “Permettono la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che stimolano la produzione di energia, la concentrazione, la memoria e la motivazione. Ecco perché a colazione si ha bisogno di carboidrati, non troppi, una buona fonte può essere la frutta, ma accompagnati da una quota di proteine e grassi per abbassare l’indice glicemico” spiega l’esperto.

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Fai scorta di batteri buoni

Per ottimizzare i tempi di concentrazione è fondamentale anche prendersi cura del microbiota intestinale, l’insieme di batteri, virus, parassiti e funghi presenti nel nostro intestino. “In caso di insufficienza o addirittura assenza di questi microrganismi, siamo più vulnerabili allo stress e potremmo incontrare problemi digestivi che influiscono sulla capacità di concentrazione. Il cervello non funzionerà in modo ottimale” precisa il nutrizionista. Per nutrire i batteri buoni della nostra flora, consumiamo prebiotici. “Si trovano negli alimenti ricchi di fibre come quelli vegetali, frutta, verdura, aglio, cipolla, erbe aromatiche, e nei cereali integrali, come la crusca d’avena o il grano saraceno. Possiamo fornire batteri buoni al microbiota anche con kefir, kombucha, miso non pastorizzato, altrimenti i batteri vivi interessanti non sono più presenti, o anche yogurt considerando la ricetta originale.

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Vitamine e minerali

Il cervello ha bisogno anche di vitamine e minerali, ovvero “magnesio, ferro, zinco e vitamine del gruppo B”, informa l’esperto. Dove trovare questi micronutrienti? “Le vitamine del gruppo B si trovano nelle verdure verdi, lo zinco nelle proteine animali. Anche il ferro della carne rossa è ben assorbito dall’organismo, e i cereali integrali ne sono generosamente forniti”, commenta il nutrizionista.

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Omega-3

Gli Omega 3 sono essenziali per migliorare la nostra capacità di concentrazione. “Tra i tre tipi esistenti, i più interessanti per ottimizzare le facoltà cerebrali sono quelli del DHA. Si trovano nei pesci grassi come le sardine, gli sgombri. Una persona che non consuma mai pesce e desidera aumentare la propria concentrazione e capacità di memoria deve integrare con capsule di DHA. Attenzione al consumo di cibi processati: non forniscono alcun micronutriente di interesse per il cervello ma, al contrario, lo danneggiano” conclude il dottor Emanuele Menozzi.

Letto su gazzetta.it