
Un cattivo pagatore è una persona segnalata nelle banche dati come CRIF, Experian o CTC, per aver avuto ritardi o mancati pagamenti relativi a: prestiti personali, mutui ipotecari, carte di credito, finanziamenti per acquisti e leasing. Queste segnalazioni rimangono nei registri per periodi variabili e possono compromettere la possibilità di ottenere nuovi finanziamenti in futuro.
Come si diventa cattivi pagatori?
1. Ritardi nei pagamenti
La causa più comune è il ritardo nel pagamento delle rate di mutui o prestiti. Anche un solo ritardo può essere segnalato, soprattutto se si ripete più volte.
2. Mancato pagamento delle rate
Saltare del tutto una o più rate porta alla segnalazione come cattivo pagatore. Le banche solitamente inviano solleciti, ma se la situazione persiste, avviene la registrazione.
3. Utilizzo scorretto della carta di credito
Il mancato rimborso delle spese fatte con carte revolving o a saldo può determinare una segnalazione negativa.
4. Emissione di assegni scoperti
Emettere assegni senza avere la disponibilità necessaria sul conto corrente può causare la segnalazione al CAI (Centrale Allarme Interbancaria), che comporta gravi limitazioni.
5. Problemi con il fido bancario
Se si utilizza un fido bancario senza rispettare le condizioni pattuite o si superano i limiti concessi, si rischia la segnalazione.
6. Sovraindebitamento
Accumulare troppi debiti, anche se inizialmente gestibili, può portare a difficoltà nei pagamenti e quindi alla segnalazione.
Quali sono le conseguenze
Essere considerati cattivi pagatori comporta:
– Difficoltà ad accedere a nuovi finanziamenti
– Tassi d’interesse più alti in caso di concessione del credito
– Limitazioni nell’uso di strumenti bancari, come carte di credito e fidi
– Difficoltà nell’ottenere mutui per l’acquisto di immobili
Le segnalazioni, anche dopo la regolarizzazione dei pagamenti, rimangono visibili per un periodo che può variare da 12 a 36 mesi.
Come evitare di diventare cattivi pagatori?
1. Pianificazione accurata del budget: Assicurati di avere entrate sufficienti a coprire tutte le spese ricorrenti.
2. Pagamento puntuale delle rate: Imposta addebiti automatici o promemoria per evitare dimenticanze.
3. Gestione consapevole delle carte di credito: Utilizza solo ciò che sei sicuro di poter rimborsare.
4. Richiesta di fidi solo se necessario: Evita di accumulare debiti non essenziali.
5. Monitoraggio della situazione creditizia: Controlla periodicamente la tua posizione nei sistemi di informazione creditizia.
6. Valutare le capacità di rimborso: Prima di accendere un finanziamento, considera eventuali imprevisti.
Conclusioni
Diventare un cattivo pagatore può compromettere seriamente la capacità di accedere al credito, influenzando negativamente progetti futuri come l’acquisto di una casa o l’avvio di un’attività.
Una gestione attenta e responsabile delle proprie finanze è l’unico modo per tutelare la propria reputazione creditizia e garantire un rapporto sereno con il sistema bancario. Se si è già in difficoltà, rivolgersi a un consulente finanziario può essere il primo passo per rimettere in ordine la propria situazione economica.
fonte: evamarchitiello.it

