Alzi la mano chi non ha assaggiato almeno una volta i pomodori di Sorrento!

Dotati di pregiate caratteristiche organolettiche e gradevoli al palato, sono sicuramente tra i prodotti tipici campani più apprezzati.

Questi squisiti ortaggi si sono saputi conquistare nel tempo il favore dei consumatori e sono richiestissimi, da nord a sud.

Ricchi di una polpa “carnosa”, hanno un sapore dolce e delicato e risultano molto succosi. Si riconoscono subito per le loro grosse dimensioni e la forma rotondeggiante. In cucina, il loro gusto viene esaltato, se utilizzati crudi, per la preparazione di insalate.

Prime tra tutte la famosa “caprese” – preparata con mozzarella, olio d’oliva e basilico- e l’insalata di riso.

In Penisola Sorrentina, la produzione dei pomodori trova le sue origini negli scambi commerciali che hanno caratterizzato i rapporti tra la Terra delle Sirene e l’America, soprattutto all’inizio del Novecento.

Alcuni imprenditori locali, impegnati nell’ esportare agrumi, noci ed oli nel nuovo continente, avrebbero a loro volta importato semi che, piantati nelle fertili terre della Costiera, avrebbero fatto nascere una florida coltivazione di pomodori.

La produzione, inizialmente nei comuni della cosiddetta zona dei “Colli” (tra Sant’ Agnello e Piano di Sorrento), si estese non solo al resto della Penisola Sorrentina, ma anche nelle zone del Vesuviano.
Che lo si chiami “sorrentino”, o “cuore di bue” o ancora “cuore di Sorrento” con la sua deliziosa polpa, che rallegra il palato, il pomodoro di Sorrento è la vera star della penisola e prelibatezza assoluta della nostra cucina Mediterranea.