Bisogna riabituarsi alle persone nuove e/o rinnovate come te, ai ritmi serrati, alle relazioni da riallacciare, ai nuovi schemi mentali.

Bisogna farsi una doccia molto lunga e poi indossare di nuovo i panni di sempre, nel frattempo divenuti molto più stretti (o ti sei allargato tu?).

Bisogna raccontare, farsi raccontare, sistemare cose negli scaffali e fare un sacco di lavatrici cerebrali.

È bello ritrovare casa, ma è anche molto impegnativo.
Perché il viaggio nella tempesta ti cambia e tornare è un po’ come cercare di finire un puzzle con un pezzettino leggermente più grande del buco.

Va limato, vanno limati quelli attorno. E se poi proprio non ci entra più, da quel pezzettino un po’ più grande si comincia un nuovo puzzle. Al ritorno hai la possibilità di vedere la tua vita con occhi nuovi, da una prospettiva diversa.

La guardi da fuori e hai la possibilità di analizzarla meglio che mai: se il tuo lavoro ti piace, se le persone ti sono mancate, se hai dato e dai il giusto peso ai rischi e alle opportunità, se stai vivendo nel modo che vorresti, in sintonia con i tuoi desideri.

Si riordinano le priorità, si ha tempo per pensare, per sentire, per ascoltarsi, per prendere decisioni. Si vede tutto così da lontano e da fuori che si trova più facilmente la forza e il coraggio per giudicarlo e analizzarlo.

Tornare a casa è dura, sì, ma è una grande occasione.
Ho la possibilità di prendere in mano la mia vita e di plasmarla in base a quello su cui ho riflettuto e a ciò che ho capito.

Ad affrontare le mie paure, a superare i miei limiti, a comprendere i miei ritmi e i miei bisogni, ad eliminare i miei pregiudizi, a capire cosa mi piace e cosa non mi piace, a scoprire i miei desideri.

Ad accettare il fatto che nel mondo ci possono essere cose che  mi piacciono, come L’AMICIZIA, e cose che non mi piacciono, come L’INVIDIA.

Non tutti godono del tuo ritorno. Gioisce Penelope, Telemaco, Euriclèa. Ma non gioiscono i Proci usurpatori. Ma le storie e le leggende hanno bisogno anche di loro. E va bene così.

Perché l’unica cosa che si può fare è continuare ad andare, per poi TORNARE. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.

Bisogna ricominciare il viaggio.
SEMPRE.