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Il primosale è un formaggio fresco dal sapore molto delicato e quasi acidulo. Conosciuto in tutta Italia, può essere a base di latte di vacca, di pecora o di capra ed è perfetto per arricchire piatti freschi come le insalate.

Il primosale è un formaggio italiano che, a seconda della regione in cui viene prodotto, può essere realizzato con latte intero di vacca, di pecora o (più raramente) di capra. Tuttavia, in commercio, non è raro trovarne anche alcuni prodotti con varie tipologie di latte così da ottenere un sapore più complesso. Di solito, il primosale è infatti molto delicato, quasi acidulo, ed è perfetto per arricchire piatti freschi, panini e insalate.

Come si produce il primosale?

Prodotto soprattutto in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, ma anche al sud, il primosale è un formaggio che si prepara in modo molto semplice. Se, per ottenere l’alimento finito, la materia prima scelta può variare, il metodo di produzione invece è sempre lo stesso. Dopo aver aggiunto al latte (crudo o pastorizzato) piccole quantità di caglio, questo va lasciato coagulare con lentezza.

Il primosale ha radici antiche nella tradizione casearia italiana, con una storia che si intreccia con quella delle culture pastorali delle regioni dove viene prodotto. In particolare, in Sicilia, questo formaggio rappresenta una delle espressioni più autentiche della produzione casearia locale. Qui, il primosale viene spesso realizzato con latte di pecora e può essere arricchito con erbe aromatiche o pepe nero. La tradizione vuole che il formaggio venga consumato giovane, quando il sapore è più delicato e la consistenza più morbida, rappresentando così una celebrazione della freschezza del latte appena munto.

Le caratteristiche nutrizionali del primosale

L’elevato contenuto di calcio, fosforo e sodio rendono il primosale un alimento adatto ai soggetti in accrescimento o a rischio di osteoporosi e inoltre, essendo privo di glutine, è perfetto per chi soffre di celiachia.
Anche le vitamine in esso contenute sono rilevanti, soprattutto la B2, mentre è considerevole la presenza di acidi grassi saturi, colesterolo, sale e calorie che ne deve suggerire un consumo non troppo frequente e consapevole. Soprattutto in caso di ipercolesterolemia, ipertensione sodio-sensibile e obesità.
In più, se avete un’intolleranza, anche poco accentuata, al lattosio, fate attenzione: contenendone in quantità considerevoli, il primosale potrebbe essere responsabile di reazioni avverse, anche molto pericolose.

Quanto primosale si può consumare?

La porzione media consigliata è di circa 80-100 g. Questa, che contiene circa 200-250 kcal, può ovviamente variare in base al vostro stile di vita. Ricordatevi che ogni soggetto è diverso dall’altro e che l’alimentazione dovrebbe andare incontro alle esigenze di ognuno di noi in modo sempre molto consapevole.
Se, rispetto alla categoria dei formaggi, il primosale non ha un apporto energetico molto elevato, bisogna ricordare che si tratta comunque di un alimento con una densità calorica più che rilevante: la quantità di energia che fornisce, proveniente soprattutto dai lipidi, seguiti dalle proteine e infine dai carboidrati, è infatti elevata.

Come usare il primosale in cucina?

L’utilizzo gastronomico del primosale non è così famoso. Questo formaggio, infatti, viene per lo più consumato da solo, con pane, ortaggi, verdure crude in pinzimonio e, soprattutto, in insalate ricche e colorate.
Dolce, delicato e con un tenue profumo che ricorda il latte, questo alimento piace soprattutto ai bambini o a coloro che non amano i sapori forti e invadenti. Provatelo, per esempio, per farcire un panino, arricchire una frittata o, se volete provare qualcosa di diverso, per condire un piatto di pasta con il prosciutto.

Versatilità del primosale in cucina

Il primosale è un formaggio estremamente versatile che può essere utilizzato in numerose preparazioni culinarie. La sua consistenza morbida e il sapore delicato lo rendono perfetto per arricchire insalate fresche, dove si abbina bene con pomodori, cetrioli, rucola e olive. Può anche essere utilizzato per preparare antipasti gustosi, come involtini di prosciutto e primosale, o come ingrediente principale in frittate e torte salate. Un’altra idea è utilizzarlo come ripieno per verdure, come peperoni o zucchine, per un piatto leggero ma nutriente. Inoltre, il primosale può essere grigliato leggermente per aggiungere una nota affumicata ai vostri piatti.

Abbinamenti con il vino

Quando si tratta di abbinare il primosale con il vino, è importante scegliere un vino che non sovrasti il suo sapore delicato.

I vini bianchi freschi e fruttati, come un Vermentino o un Sauvignon Blanc, sono perfetti per esaltare le note lattiche del formaggio senza coprirle.

Anche un vino rosato leggero può essere una buona scelta, soprattutto se il primosale è servito con pomodori o altre verdure estive.

Se preferite i vini rossi, optate per un rosso giovane e poco tannico, come un Dolcetto o un Barbera, che complementi il formaggio senza risultare troppo dominante.

Conservazione del primosale

Per preservare al meglio la freschezza e le caratteristiche organolettiche del primosale, è importante conservarlo correttamente.

Il primosale deve essere conservato in frigorifero, preferibilmente avvolto in carta da formaggio o in un contenitore ermetico per evitare che assorba odori sgradevoli. Consumatelo entro pochi giorni dall’acquisto, poiché si tratta di un formaggio fresco che non beneficia di una lunga conservazione.

Se notate che il formaggio inizia a perdere la sua consistenza elastica e diventa più acido, è meglio utilizzarlo rapidamente per evitare sprechi.

Letto su agrodolce.it